"Ignazio è stato epurato, spenta la voce laica"
Intervista a Mario Riccio
QN del 13 febbraio 2009, pag. 7
«E` un’epurazione, una resa dei conti per il caso Englaro. Affermare che non esiste alcun caso Marino vuol dire negare l`evidenza». Così Mario Riccio, il medico che accompagnò Piergiorgio Welby nel suo ultimo viaggio, sul cambio di guardia in Commissione Sanità del Senato tra Ignazio Marino e Dorina Bianchi. Per Riccio «si è deciso di spegnere l`unica voce cattolica ma allo stesso tempo laica del Pd, e questo proprio nel momento in cui la commissione si appresta a licenziare un terribile provvedimento sul fine vita. Un fronte sul quale Marino, nel governo Prodi, aveva svolto un lavoro enorme - ricorda Riccio - con circa 200 audizioni per arrivare a un testo sul testamento biologico ampiamente condiviso e condivisibile. Mentre in quest`ultima drammatica fase fungeva da contrappeso, nella sua veste di cattolico laico, allo strapotere dei teodem». E di fronte alle affermazioni di Finocchiaro e al fatto che Marino avesse presentato le dimissioni da capogruppo Pd nella commissione dall`ottobre scorso, Riccio non si lascia convincere: «Se crediamo alla buona fede del Pd - afferma - dobbiamo riconoscere che il partito manca totalmente di opportunismo politico, ovvero non comprende i tempi della politica. Ma a me, questo sembra chiaramente un regolamento di conti che spegne la laicità del Pd».
Intervista a Mario Riccio
QN del 13 febbraio 2009, pag. 7
«E` un’epurazione, una resa dei conti per il caso Englaro. Affermare che non esiste alcun caso Marino vuol dire negare l`evidenza». Così Mario Riccio, il medico che accompagnò Piergiorgio Welby nel suo ultimo viaggio, sul cambio di guardia in Commissione Sanità del Senato tra Ignazio Marino e Dorina Bianchi. Per Riccio «si è deciso di spegnere l`unica voce cattolica ma allo stesso tempo laica del Pd, e questo proprio nel momento in cui la commissione si appresta a licenziare un terribile provvedimento sul fine vita. Un fronte sul quale Marino, nel governo Prodi, aveva svolto un lavoro enorme - ricorda Riccio - con circa 200 audizioni per arrivare a un testo sul testamento biologico ampiamente condiviso e condivisibile. Mentre in quest`ultima drammatica fase fungeva da contrappeso, nella sua veste di cattolico laico, allo strapotere dei teodem». E di fronte alle affermazioni di Finocchiaro e al fatto che Marino avesse presentato le dimissioni da capogruppo Pd nella commissione dall`ottobre scorso, Riccio non si lascia convincere: «Se crediamo alla buona fede del Pd - afferma - dobbiamo riconoscere che il partito manca totalmente di opportunismo politico, ovvero non comprende i tempi della politica. Ma a me, questo sembra chiaramente un regolamento di conti che spegne la laicità del Pd».
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