Liberazione 20.2.09
Il testo del Pdl approvato in commissione. Sabato la manifestazione "sì alla vita no alla tortura di Stato"
Englaro sul testamento biologico: «Una barbarie, tutti in piazza»
La notizia più importante è che Beppino Englaro - uno che purtroppo se ne intende - definisce la legge sul testamento biologico una barbarie. La seconda notizia è che la commissione sanità del Senato ha dato il via libera al progetto di legge della destra berlusconiana. Infine, per gli amanti del gossip, la curiosità di un Pd diviso in tre: c'è chi, come la capogruppo in commissione Dorina Bianchi, fa «un'apertura di fiducia nei confronti del relatore», chi, come il senatore Ignazio Marino, ha già invocato il referendum su una legge che vieterebbe la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione artificiali, e chi, come la senatrice Paola Binetti, ha già lanciato la mobilitazione contro la «minaccia» del referendum. Insomma il Pd, con le sue differenze di sensibilità.
Il disegno di legge Calabrò sul testamento biologico, ovvero il testo della maggioranza, ha raccolto ieri mattina il suo primo voto: la commissione Sanità del Senato lo ha scelto come testo base per arrivare a una legge sulle dichiarazioni anticipate di trattamento. Un testo che non prevede la possibilità per il soggetto di decidere sui trattamenti di nutrizione e idratazione artificiale e che raccoglie varie critiche, a partire da quelle di Beppino Englaro: la legge che il Parlamento si appresta ad approvare, ha detto, «è una vera e propria barbarie». La crociata della destra continua, Berlusconi & c non guardano in faccia nessuno. Sono o non sono la maggioranza?
Il via libera al ddl Calabrò è arrivato con la votazione di ieri mattina: 13 i sì della maggioranza, mentre il Pd si è diviso, con 6 senatori che hanno votato no e 3 che si sono astenuti, tra cui la capogruppo Pd Bianchi. Un voto su cui la direzione del Pd, con la commissione Sanità, ha cercato di ricompattarsi. Intanto a Micromega, Beppino Englaro afferma la propria posizione: la legge sul testamento biologico che il parlamento si appresta ad approvare, dice, «è assurda, incostituzionale. E' assolutamente necessario che i cittadini facciano sentire la propria voce e scendano in piazza a manifestare». Beppino Englaro ha inoltre aderito alla manifestazione "Sì alla vita, no alla tortura di Stato", che si svolgerà a Roma domani in piazza Farnese. Paolo Ferrero ringrazia Englaro «per le sue parole e il suo coraggio», Rifondazione sarà in piazza.
Per il momento, comunque, la polemica è innanzi tutto sul voto in Senato: «Sono molto contento che sia questo il testo sul quale lavorare con gli emendamenti - ha commentato Raffaele Calabrò (Pdl), relatore del ddl - fatti salvi il no ad eutanasia, accanimento terapeutico e suicidio assistito, credo che si possa migliorare tutto nel tentativo di fare una buona legge». Sul fronte Pd la giornata è stata più intensa. Mentre Dorina Bianchi ha spiegato che «il voto di astensione è stato un atto di fiducia verso il relatore, che ha mostrato delle aperture agli emendamenti dell'opposizione», Ignazio Marino e altri senatori sono di tutt'altro avviso: «Il senatore Calabrò ha mostrato una chiusura totale sui punti indicati dalla opposizione - ha detto Marino - se questo è l'atteggiamento, ne prendiamo atto e porteremo avanti un'azione di contrasto parlamentare rigorosa». Ed un altro fronte si è aperto con le dichiarazioni di Paola Binetti che, rispetto alla «minaccia» del referendum annunciato da Marino contro la futura legge sul testamento biologico, lancia nel Paese una «mobilitazione e battaglia culturale» per «ricostruire il tessuto dei valori in favore della vita». Ti pareva. Anche Anna Finocchiaro e Luigi Zanda, presidente e vicepresidente del Pd al Senato, valutano il testo Calabrò come «un arretramento rispetto a quello approvato all'unanimità in commissione nel 2005». Dopo una riunione nel pomeriggio sembra comunque che, almeno per il momento, il Pd sia riuscito a trovare un accordo. I senatori Ignazio Marino e Daniele Bosone lavoreranno alla redazione e selezione degli emendamenti del gruppo, il cui termine di presentazione scade lunedì 23 alle 11. A fare da raccordo e coordinamento saranno Dorina Bianchi, e la direzione del gruppo al Senato con Finocchiaro, Zanda e Latorre. La cifra degli emendamenti ancora non si conosce, «ma saranno chiari, netti e in numero congruo - precisa Bosone - tra i punti su cui interverremo c'è senz'altro la nutrizione e idratazione artificiale, la durata della dat, la sua vincolatività, l'uso del notaio e l'obiezione di coscienza del medico». E Bianchi aggiunge che «se il ddl rimarrà tale il nostro voto sarà di dissenso».
In serata Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello, capogruppo e vicecapogruppo vicario del Pdl al Senato, attaccano Beppino Englaro, lo accusano di voler assassinare i vivi, altro che eutanasia. Senza garbo, senza stile, senza civiltà politica.
Il testo del Pdl approvato in commissione. Sabato la manifestazione "sì alla vita no alla tortura di Stato"
Englaro sul testamento biologico: «Una barbarie, tutti in piazza»
La notizia più importante è che Beppino Englaro - uno che purtroppo se ne intende - definisce la legge sul testamento biologico una barbarie. La seconda notizia è che la commissione sanità del Senato ha dato il via libera al progetto di legge della destra berlusconiana. Infine, per gli amanti del gossip, la curiosità di un Pd diviso in tre: c'è chi, come la capogruppo in commissione Dorina Bianchi, fa «un'apertura di fiducia nei confronti del relatore», chi, come il senatore Ignazio Marino, ha già invocato il referendum su una legge che vieterebbe la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione artificiali, e chi, come la senatrice Paola Binetti, ha già lanciato la mobilitazione contro la «minaccia» del referendum. Insomma il Pd, con le sue differenze di sensibilità.
Il disegno di legge Calabrò sul testamento biologico, ovvero il testo della maggioranza, ha raccolto ieri mattina il suo primo voto: la commissione Sanità del Senato lo ha scelto come testo base per arrivare a una legge sulle dichiarazioni anticipate di trattamento. Un testo che non prevede la possibilità per il soggetto di decidere sui trattamenti di nutrizione e idratazione artificiale e che raccoglie varie critiche, a partire da quelle di Beppino Englaro: la legge che il Parlamento si appresta ad approvare, ha detto, «è una vera e propria barbarie». La crociata della destra continua, Berlusconi & c non guardano in faccia nessuno. Sono o non sono la maggioranza?
Il via libera al ddl Calabrò è arrivato con la votazione di ieri mattina: 13 i sì della maggioranza, mentre il Pd si è diviso, con 6 senatori che hanno votato no e 3 che si sono astenuti, tra cui la capogruppo Pd Bianchi. Un voto su cui la direzione del Pd, con la commissione Sanità, ha cercato di ricompattarsi. Intanto a Micromega, Beppino Englaro afferma la propria posizione: la legge sul testamento biologico che il parlamento si appresta ad approvare, dice, «è assurda, incostituzionale. E' assolutamente necessario che i cittadini facciano sentire la propria voce e scendano in piazza a manifestare». Beppino Englaro ha inoltre aderito alla manifestazione "Sì alla vita, no alla tortura di Stato", che si svolgerà a Roma domani in piazza Farnese. Paolo Ferrero ringrazia Englaro «per le sue parole e il suo coraggio», Rifondazione sarà in piazza.
Per il momento, comunque, la polemica è innanzi tutto sul voto in Senato: «Sono molto contento che sia questo il testo sul quale lavorare con gli emendamenti - ha commentato Raffaele Calabrò (Pdl), relatore del ddl - fatti salvi il no ad eutanasia, accanimento terapeutico e suicidio assistito, credo che si possa migliorare tutto nel tentativo di fare una buona legge». Sul fronte Pd la giornata è stata più intensa. Mentre Dorina Bianchi ha spiegato che «il voto di astensione è stato un atto di fiducia verso il relatore, che ha mostrato delle aperture agli emendamenti dell'opposizione», Ignazio Marino e altri senatori sono di tutt'altro avviso: «Il senatore Calabrò ha mostrato una chiusura totale sui punti indicati dalla opposizione - ha detto Marino - se questo è l'atteggiamento, ne prendiamo atto e porteremo avanti un'azione di contrasto parlamentare rigorosa». Ed un altro fronte si è aperto con le dichiarazioni di Paola Binetti che, rispetto alla «minaccia» del referendum annunciato da Marino contro la futura legge sul testamento biologico, lancia nel Paese una «mobilitazione e battaglia culturale» per «ricostruire il tessuto dei valori in favore della vita». Ti pareva. Anche Anna Finocchiaro e Luigi Zanda, presidente e vicepresidente del Pd al Senato, valutano il testo Calabrò come «un arretramento rispetto a quello approvato all'unanimità in commissione nel 2005». Dopo una riunione nel pomeriggio sembra comunque che, almeno per il momento, il Pd sia riuscito a trovare un accordo. I senatori Ignazio Marino e Daniele Bosone lavoreranno alla redazione e selezione degli emendamenti del gruppo, il cui termine di presentazione scade lunedì 23 alle 11. A fare da raccordo e coordinamento saranno Dorina Bianchi, e la direzione del gruppo al Senato con Finocchiaro, Zanda e Latorre. La cifra degli emendamenti ancora non si conosce, «ma saranno chiari, netti e in numero congruo - precisa Bosone - tra i punti su cui interverremo c'è senz'altro la nutrizione e idratazione artificiale, la durata della dat, la sua vincolatività, l'uso del notaio e l'obiezione di coscienza del medico». E Bianchi aggiunge che «se il ddl rimarrà tale il nostro voto sarà di dissenso».
In serata Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello, capogruppo e vicecapogruppo vicario del Pdl al Senato, attaccano Beppino Englaro, lo accusano di voler assassinare i vivi, altro che eutanasia. Senza garbo, senza stile, senza civiltà politica.
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