l’Unità 26.7.08
La consulta appoggia la scelta dei genitori
di Maurizio Mori
Nel 1989 il neurologo milanese Renato Boeri ha voluto la Consulta di Bioetica per sollecitare la riflessione culturale in una prospettiva laica. Dopo aver elaborato la prima proposta di testamento biologico presentata in Italia (1990), la Consulta ha contribuito ai principali dibattiti bioetici: dalla fecondazione assistita, al caso Welby ed ora quello Englaro. Organizzata in Sezioni diffuse in varie parti d’Italia, l’Associazione è aperta a chi vuole sostenere e far crescere i valori e gli stili di vita secolari.
Il caso di Eluana ci è particolarmente vicino perché molti di noi l’hanno seguito con attenzione. Vogliamo qui far sentire una voce diversa dalle reazioni un po’ scomposte di parte della stampa italiana, prone a dare risalto a tesi prive di ogni fondamento scientifico come quella che il concetto di stato vegetativo permanente sarebbe ormai "superato" ed il risveglio di Eluana sempre possibile. Tesi simili sono frutto di concezioni religiose o di veri e propri sogni generati da desideri intensi: è bene ricordare che al tempo di Terry Schiavo queste tesi hanno addirittura portato a dire che la donna parlasse. Si è poi fatto subito scendere una cortina di silenzio sui risultati dell’autopsia che ha confermato la quasi completa distruzione del talamo e l’impossibilità di ogni relazione e capacità di dolore.
La situazione di Eluana è tragica, ma va risolta guardando in faccia alla realtà. E soprattutto vanno rispettate le scelte dei genitori Englaro, troppo spesso oggetto di critiche poco riguardose. La Consulta di Bioetica sostiene la scelta degli Englaro e spera che, col sostegno di tanti cittadini, i valori secolari già prevalenti tra la gente abbiano maggiore rilievo sul piano pubblico e più adeguata rappresentanza su quello politico e istituzionale
*(Presidente della Consulta di Bioetica Onlus, Professore di bioetica, Università di Torino)
Bibliografia
"Sul diritto di autodeterminazione. Riflessioni critiche sulle sentenze Riccio e Englaro"
(a cura di) Immacolato, Mariella Bioetica. Rivista interdisciplinare, XVI (2008) n. 1 inserto. (Editrice Vicolo del Pavone, Piacenza, 0523 322777).
"Documenti sul caso E.E." Bioetica. Rivista interdisciplinare, VIII (2000), n. 1.
"Sullo stato vegetativo permanente" Bioetica. Rivista interdisciplinare, XII (2005) n. 2.
«Né eutanasia né accanimento terapeutico. La cura del malato in stato vegetativo permanente», Lateran University Press, Roma, 2003.
Comitato per l’etica di fine vita, Carta delle volontà anticipate, Editore Vicolo del Pavone, Piacenza, 2008. (a cura di) Di Pietro, Maria Luisa e José Noriega
La consulta appoggia la scelta dei genitori
di Maurizio Mori
Nel 1989 il neurologo milanese Renato Boeri ha voluto la Consulta di Bioetica per sollecitare la riflessione culturale in una prospettiva laica. Dopo aver elaborato la prima proposta di testamento biologico presentata in Italia (1990), la Consulta ha contribuito ai principali dibattiti bioetici: dalla fecondazione assistita, al caso Welby ed ora quello Englaro. Organizzata in Sezioni diffuse in varie parti d’Italia, l’Associazione è aperta a chi vuole sostenere e far crescere i valori e gli stili di vita secolari.
Il caso di Eluana ci è particolarmente vicino perché molti di noi l’hanno seguito con attenzione. Vogliamo qui far sentire una voce diversa dalle reazioni un po’ scomposte di parte della stampa italiana, prone a dare risalto a tesi prive di ogni fondamento scientifico come quella che il concetto di stato vegetativo permanente sarebbe ormai "superato" ed il risveglio di Eluana sempre possibile. Tesi simili sono frutto di concezioni religiose o di veri e propri sogni generati da desideri intensi: è bene ricordare che al tempo di Terry Schiavo queste tesi hanno addirittura portato a dire che la donna parlasse. Si è poi fatto subito scendere una cortina di silenzio sui risultati dell’autopsia che ha confermato la quasi completa distruzione del talamo e l’impossibilità di ogni relazione e capacità di dolore.
La situazione di Eluana è tragica, ma va risolta guardando in faccia alla realtà. E soprattutto vanno rispettate le scelte dei genitori Englaro, troppo spesso oggetto di critiche poco riguardose. La Consulta di Bioetica sostiene la scelta degli Englaro e spera che, col sostegno di tanti cittadini, i valori secolari già prevalenti tra la gente abbiano maggiore rilievo sul piano pubblico e più adeguata rappresentanza su quello politico e istituzionale
*(Presidente della Consulta di Bioetica Onlus, Professore di bioetica, Università di Torino)
Bibliografia
"Sul diritto di autodeterminazione. Riflessioni critiche sulle sentenze Riccio e Englaro"
(a cura di) Immacolato, Mariella Bioetica. Rivista interdisciplinare, XVI (2008) n. 1 inserto. (Editrice Vicolo del Pavone, Piacenza, 0523 322777).
"Documenti sul caso E.E." Bioetica. Rivista interdisciplinare, VIII (2000), n. 1.
"Sullo stato vegetativo permanente" Bioetica. Rivista interdisciplinare, XII (2005) n. 2.
«Né eutanasia né accanimento terapeutico. La cura del malato in stato vegetativo permanente», Lateran University Press, Roma, 2003.
Comitato per l’etica di fine vita, Carta delle volontà anticipate, Editore Vicolo del Pavone, Piacenza, 2008. (a cura di) Di Pietro, Maria Luisa e José Noriega
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