La Repubblica 10.3.09
Bio-testamento, vicina la prima intesa
"Atti medici" subordinati al consenso del malato. Marini riunisce gli ex popolari
Resta il nodo delle norme relative ad alimentazione e idratazione artificiali
di Giovanna Casadio
ROMA - Un accordo c´è. Oggi in commissione al Senato il primo mattone del biotestamento - quell´articolo 1 che elenca i principi a cui s´ispirerà la legge sul fine-vita - potrebbe essere posto con voto bipartisan. Il centrodestra dovrebbe accogliere una modifica che il Pd considera indispensabile per avviare il confronto su tutto il resto, cioè la non obbligatorietà sempre e comunque degli "atti medici" che devono piuttosto essere subordinati al consenso informato. L´emendamento, firmato dalla capogruppo dei Democratici Anna Finocchiaro e dai vice Luigi Zanda e Nicola Latorre, dice: «Gli atti medici devono conformarsi al consenso informato in base al principio secondo cui nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge e non si può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana». Il riferimento è all´articolo 32 della Costituzione.
Un´intesa che non risolve il complesso delle questioni, soprattutto la più scottante sollevata dal caso-Eluana: il "nodo" su idratazione e alimentazione artificiale che scompagina gli schieramenti e divide i Democratici. Per questo stasera i popolari del Pd si incontreranno con Franco Marini. L´ex presidente del Senato - una lunga esperienza sindacale a sbrogliare le situazioni complesse - ha chiamato a rapporto i senatori cattolici ex Ppi. Bisogna decidere una linea, se cioè votare a favore, come vorrebbero alcuni, o astenersi sulle norme preparate dal Pdl. Valutare inoltre se presentare un emendamento (al quale sta lavorando Daniele Bosone) che rappresenti la "quarta via", non proprio uguale al compromesso proposto da Rutelli (affidare al medico la decisione ultima) ma che preveda la possibilità, in casi eccezionali (in particolare quando c´è lo stato vegetativo e una compromissione corticale e sub-corticale, in pratica la vicenda di Eluana), di sospendere idratazione e alimentazione, se questa è la volontà espressa nel biotestamento.
Raffaele Calabrò, il relatore del disegno di legge, è convinto che sull´articolo 1 una soluzione sia vicina. Del resto, ieri la Finocchiaro e Gaetano Quagliariello, vice capogruppo del Pdl, si sono sentiti per parlare della questione. Ma sul capitolo più scottante, l´articolo 5 della legge, la distanza non sembra colmarsi tra gli schieramenti e si va al muro contro muro. «Questa è anche la nostra sfida come cattolici», rilancia Emanuela Baio, che stasera sarà al vertice con Marini. Come Dorina Bianchi, la capogruppo in commissione Sanità, per la quale incassare l´apertura sull´articolo 1 è intanto una vittoria. Stamani il presidente della commissione Sanità, Tomassini, ha convocato i capigruppo per stabile il timing dei lavori: tappe forzate, già oggi si iniziano a votare gli emendamenti, sedute anche notturne.
Bio-testamento, vicina la prima intesa
"Atti medici" subordinati al consenso del malato. Marini riunisce gli ex popolari
Resta il nodo delle norme relative ad alimentazione e idratazione artificiali
di Giovanna Casadio
ROMA - Un accordo c´è. Oggi in commissione al Senato il primo mattone del biotestamento - quell´articolo 1 che elenca i principi a cui s´ispirerà la legge sul fine-vita - potrebbe essere posto con voto bipartisan. Il centrodestra dovrebbe accogliere una modifica che il Pd considera indispensabile per avviare il confronto su tutto il resto, cioè la non obbligatorietà sempre e comunque degli "atti medici" che devono piuttosto essere subordinati al consenso informato. L´emendamento, firmato dalla capogruppo dei Democratici Anna Finocchiaro e dai vice Luigi Zanda e Nicola Latorre, dice: «Gli atti medici devono conformarsi al consenso informato in base al principio secondo cui nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge e non si può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana». Il riferimento è all´articolo 32 della Costituzione.
Un´intesa che non risolve il complesso delle questioni, soprattutto la più scottante sollevata dal caso-Eluana: il "nodo" su idratazione e alimentazione artificiale che scompagina gli schieramenti e divide i Democratici. Per questo stasera i popolari del Pd si incontreranno con Franco Marini. L´ex presidente del Senato - una lunga esperienza sindacale a sbrogliare le situazioni complesse - ha chiamato a rapporto i senatori cattolici ex Ppi. Bisogna decidere una linea, se cioè votare a favore, come vorrebbero alcuni, o astenersi sulle norme preparate dal Pdl. Valutare inoltre se presentare un emendamento (al quale sta lavorando Daniele Bosone) che rappresenti la "quarta via", non proprio uguale al compromesso proposto da Rutelli (affidare al medico la decisione ultima) ma che preveda la possibilità, in casi eccezionali (in particolare quando c´è lo stato vegetativo e una compromissione corticale e sub-corticale, in pratica la vicenda di Eluana), di sospendere idratazione e alimentazione, se questa è la volontà espressa nel biotestamento.
Raffaele Calabrò, il relatore del disegno di legge, è convinto che sull´articolo 1 una soluzione sia vicina. Del resto, ieri la Finocchiaro e Gaetano Quagliariello, vice capogruppo del Pdl, si sono sentiti per parlare della questione. Ma sul capitolo più scottante, l´articolo 5 della legge, la distanza non sembra colmarsi tra gli schieramenti e si va al muro contro muro. «Questa è anche la nostra sfida come cattolici», rilancia Emanuela Baio, che stasera sarà al vertice con Marini. Come Dorina Bianchi, la capogruppo in commissione Sanità, per la quale incassare l´apertura sull´articolo 1 è intanto una vittoria. Stamani il presidente della commissione Sanità, Tomassini, ha convocato i capigruppo per stabile il timing dei lavori: tappe forzate, già oggi si iniziano a votare gli emendamenti, sedute anche notturne.
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