venerdì 14 novembre 2008

Eluana, la ferocia è finita. Ora puoi morire in pace

Eluana, la ferocia è finita. Ora puoi morire in pace
Liberazione del 14 novembre 2008, pag. 20

di Maria Antonietta Farina Coscioni
Alla famiglia Englaro dico grazie per la straordinaria lezione di dignità e di compostezza che ci hanno dato in tutti questi anni. Una lezione che cercheremo di onorare, portando avanti la battaglia per la difesa della volontà del paziente; quella volontà che nel caso di Eluana per tanto tempo non si è voluto tutelare. C'è chi non vuole pronunciarsi sulla propria morte, né scegliere, affidandosi a quello che sarà. E' una scelta rispettabile e che va rispettata, come quella di chi non accetta di dover continuare a vivere in stato di coma vegetativo. Si deve insomma poter consentire la possibilità di scegliere tra queste due opzioni: non un obbligo, ma una facoltà.
La Corte di Cassazione ieri, la Corte Costituzionale e la Corte di Appello di Milano nelle settimane scorse, si sono pronunciate, tutte, in modo inequivocabile. Non è, la loro, un'invasione di campo come qualcuno, pretestuosamente, ha detto; è piuttosto un solenne, ineccepibile richiamo alla lettera e alla forma della legge, del diritto, oltre che dell'umanità e del miglior senso comune.
Ora tocca a noi politici assicurare una buona legge sul testamento biologico, che garantisca innanzitutto il rispetto della volontà e della dignità del malato; una legge che sia ispirata a criteri diversi da quelli espressi dalla maggioranza del Pdl. Questo è sempre stato il nostro obiettivo, per questo abbiamo lottato, su questo proseguirà irriducibile e più determinato che mai, il nostro impegno.

NOTE

Deputata radicale e co-presidente dell'Associazione Luca Coscioni

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