mercoledì 21 gennaio 2009

"Se me lo chiedono accoglierò Eluana"

La Repubblica 21.1.09
"Se me lo chiedono accoglierò Eluana"
Dal Piemonte l’apertura di Bresso. Englaro: ha capito. Il cardinale Poletto: eutanasia
di Marco Trabucco

TORINO - La Regione Piemonte è disposta ad accogliere Eluana Englaro. La sfida al ministro Sacconi arriva da Torino e dalla presidente Mercedes Bresso: «Non ci è stato chiesto niente e non ci offriamo, non si deve creare una terribile asta tra regioni - spiega - però se qualcuno lo chiederà non ci saranno problemi perché riteniamo che si debba rispettare la legge. La ospiteremo in una struttura pubblica perché quelle private sono sotto lo scacco del ministro».
A Bresso ha subito risposto il padre di Eluana, Beppino Englaro: «Non posso che ringraziarla e rivolgerle tutto il mio apprezzamento. Non abbiamo ancora avuto contatti, ma dalle sue parole mi rendo conto che ha colto perfettamente la natura del nostro dramma. Mi indica la soluzione senza farne questioni politiche o morali e credo che da un presidente di regione non ci si possa aspettare di più. Noi naturalmente prendiamo in considerazione e valutiamo questa disponibilità».
Si vedrà adesso se sarà in Piemonte la prossima destinazione di Eluana (in coma da 17 anni e per cui il padre, da dieci, chiede l´interruzione dell´alimentazione artificiale) anche se quella arrivata da Torino non è l´unica offerta di accoglienza. Dopo il diktat del 16 dicembre del ministro del Welfare Maurizio Sacconi, che in un atto di indirizzo alle Regioni aveva precisato di ritenere «illegale» lo stop all´alimentazione artificiale nelle strutture del Servizio sanitario nazionale e la conseguente rinuncia della clinica Città di Udine ad accogliere Eluana per timore di «ritorsioni» ministeriali, l´offerta di Bresso riapre le polemiche sul caso. Prima fra tutte quella dell´arcivescovo di Torino, il cardinal Severino Poletto, che spiega: «Se Eluana venisse accolta in una qualunque struttura sanitaria piemontese al fine di toglierle l´alimentazione e l´idratazione, sarebbe un chiaro caso di eutanasia». E di eutanasia parlano anche i parlamentari cattolici del Pd Luigi Bobba e Marco Calgaro, che invitano i medici piemontesi all´obiezione di coscienza, mentre l´ex ministro della Sanità Rosi Bindi bacchetta Bresso, «Poteva anche non parlare», ma ricorda pure la necessità di una legge sul testamento biologico: «Il problema è che manca una norma per affrontare questi temi. E poi, comunque la si pensi sul caso Englaro, il ministro non ha il potere per intervenire». Nel centrodestra si levano a difesa di Sacconi le voci del sottosegretario agli Interni Alfredo Mantovano, che parla di «inquietanti contraddizioni nella parole di Bresso» e quella dell´ex governatore piemontese, ora senatore del Pdl, Enzo Ghigo: «Considero scandaloso che su una situazione così delicata ci sia una rincorsa delle Regioni rosse a trasgredire agli indirizzi del ministro». Inneggia invece a Bresso il medico radicale torinese Silvio Viale che annuncia: «Io sono disponibile».
Nell´attesa di sapere dove Beppino Englaro sceglierà di portare sua figlia, oggi davanti al Tar di Milano si gioca un´altra partita importante: la curatrice speciale di Eluana, Franca Alessio, e l´avvocato Vittorio Angiolini cercheranno di far riconoscere come «atto dovuto» la sospensione dell´alimentazione artificiale. Vogliono cioè dimostrare che la Formigoni e i suoi hanno sbagliato a non applicare una sentenza della magistratura.

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