Eluana la vicenda è chiusa oppure no?
L'Opinione del 27 gennaio 2009, pag. 4
di Afra Fanizzi
Su Eluana i giudici danno ancora una volta ragione a Beppino Englaro. Il Tar della Lombardia ha, infatti, accolto il ricorso dei padre della ragazza in coma irreversibile da diciassette anni e ha annullato il provvedimento con il quale la Regione Lombardia, il 3 settembre scorso, aveva negato la possibilità a tutto il personale sanitario di interrompere l’alimentazione e l’idratazione artificiali a Eluana (usando anche l’obiezione di coscienza). "La Regione" - ha commentato il legale di Beppino Englaro, Vittorio Angiolini "dovrà indicare una struttura sanitaria idonea, dove eseguire il decreto che dispone l’interruzione delll’idratazione e alimentazione forzata per Eluana Englaro". La sentenza del Tar ha giudicato "inidoneo a fermare la sentenza" anche l’atto del ministro del Welfare, Maurizio Sacconi. Durante l’arco del pomeriggio, comunque, non si sono fatte attendere le dichiarazioni di rappresentanti del mondo politico. in accordo con il Tar Mercedes Bresso, governatore del Piemonte, Barbara Pollastrini, deputata del Pd, Benedetto della Vedova presidente dei Riformatori Liberali e Marco Cappato, segretario dell’associazione Coscioni. "Personalmente considero gravissima la decisione dei Tar della Lombardia", ha affermato Gabriella Carlucci, parlamentare dei Pdl e vicepresidente della commissione bicamerale per l’infanzia. In serata è arrivata anche la dichiarazione di Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia, che ha parlato di "strabiliante delibera che decide della morte di una persona per via amministrativa". Non esiste, invece, il diritto a morire per il cardinale Angelo Bagnasco, che con tali parole ha aperto il consiglio episcopale permanente della Cei. Insomma, sembra davvero non trovare risoluzione pacifica la vicenda che da tempo tiene tutti col fiato sospeso. Il provvedimento della Lombardia era stato precedentemente impugnato da Beppino Englaro con riserva di chiedere la sospensiva. Giovedì scorso, davanti alla terza sezione del Tar, si era tenuta l’udienza camerale che doveva appunto riguardare le richiesta di sospensiva. Ma su richiesta dei professor Vittorio Angiolini, legale di Englaro, e dell’avvocato Franca Alessio, curatrice speciale di Eluana, i giudici hanno deciso di entrare nel merito della vicenda e, con giudizio breve, emettere una sentenza, relativa alla richiesta di annullamento dell’atto amministrativo. Il padre di Eluana si è detto soddisfatto per la decisione del Tar. La vicenda di Eluana, che avrebbe potuto trovare una risoluzione già lo scorso 9 luglio, con il decreto dei giudici della Corte d’Appello di Milano, potrebbe però slittare ancora se la Regione dovesse far ricorso al Consiglio di Stato.
L'Opinione del 27 gennaio 2009, pag. 4
di Afra Fanizzi
Su Eluana i giudici danno ancora una volta ragione a Beppino Englaro. Il Tar della Lombardia ha, infatti, accolto il ricorso dei padre della ragazza in coma irreversibile da diciassette anni e ha annullato il provvedimento con il quale la Regione Lombardia, il 3 settembre scorso, aveva negato la possibilità a tutto il personale sanitario di interrompere l’alimentazione e l’idratazione artificiali a Eluana (usando anche l’obiezione di coscienza). "La Regione" - ha commentato il legale di Beppino Englaro, Vittorio Angiolini "dovrà indicare una struttura sanitaria idonea, dove eseguire il decreto che dispone l’interruzione delll’idratazione e alimentazione forzata per Eluana Englaro". La sentenza del Tar ha giudicato "inidoneo a fermare la sentenza" anche l’atto del ministro del Welfare, Maurizio Sacconi. Durante l’arco del pomeriggio, comunque, non si sono fatte attendere le dichiarazioni di rappresentanti del mondo politico. in accordo con il Tar Mercedes Bresso, governatore del Piemonte, Barbara Pollastrini, deputata del Pd, Benedetto della Vedova presidente dei Riformatori Liberali e Marco Cappato, segretario dell’associazione Coscioni. "Personalmente considero gravissima la decisione dei Tar della Lombardia", ha affermato Gabriella Carlucci, parlamentare dei Pdl e vicepresidente della commissione bicamerale per l’infanzia. In serata è arrivata anche la dichiarazione di Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia, che ha parlato di "strabiliante delibera che decide della morte di una persona per via amministrativa". Non esiste, invece, il diritto a morire per il cardinale Angelo Bagnasco, che con tali parole ha aperto il consiglio episcopale permanente della Cei. Insomma, sembra davvero non trovare risoluzione pacifica la vicenda che da tempo tiene tutti col fiato sospeso. Il provvedimento della Lombardia era stato precedentemente impugnato da Beppino Englaro con riserva di chiedere la sospensiva. Giovedì scorso, davanti alla terza sezione del Tar, si era tenuta l’udienza camerale che doveva appunto riguardare le richiesta di sospensiva. Ma su richiesta dei professor Vittorio Angiolini, legale di Englaro, e dell’avvocato Franca Alessio, curatrice speciale di Eluana, i giudici hanno deciso di entrare nel merito della vicenda e, con giudizio breve, emettere una sentenza, relativa alla richiesta di annullamento dell’atto amministrativo. Il padre di Eluana si è detto soddisfatto per la decisione del Tar. La vicenda di Eluana, che avrebbe potuto trovare una risoluzione già lo scorso 9 luglio, con il decreto dei giudici della Corte d’Appello di Milano, potrebbe però slittare ancora se la Regione dovesse far ricorso al Consiglio di Stato.
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