Englaro, Farina Coscioni: oltraggio al diritto, vergognoso linciaggio del corpo e della volontà di Eluana.
Roma, 16 gennaio 2009
Dichiarazione di Maria Antonietta Farina Coscioni, deputata radicale e co-presidente dell'Associazione Luca Coscioni
Il ricatto del ministro del Welfare Sacconi ha raggiunto dunque il suo scopo. Con una interferenza arrogante e prepotente che non ha riscontro, il ministro – e con lui il Governo – hanno odiosamente intimidito la clinica che era disposta a rendere esecutiva la sentenza della Corte di Cassazione e della Corte d'Appello di Milano. E' un oltraggio e una ferita gravissima che viene inferta con cinismo e senza misericordia: quella misericordia che – ricordo – ebbe Papa Giovanni Paolo II, quando chiese – e venne esaudito – di essere libero di poter "andare alla casa del padre. Non posso che manifestare una profonda amarezza e indignazione per quello che sta accadendo: un vero e proprio oltraggio al diritto, alla legge, alle leggi dell'umanità. Esprimo piena, incondizionata, totale solidarietà alla famiglia di Eluana Englaro, sottoposta a un incredibile e vergognoso linciaggio. Sono stata vicino a papà Beppino nella sua coraggiosa battaglia, continuerò a sostenerlo e mi batterò con i miei compagni radicali per una buona legge sul testamento biologico e di fine vita. Tornerò da Eluana, come ho fatto un anno fa. Siamo con loro, per affermare il diritto a una vita degna di questo nome ed assicurare una morte senza dolore quando la vita non è più vita.
Roma, 16 gennaio 2009
Dichiarazione di Maria Antonietta Farina Coscioni, deputata radicale e co-presidente dell'Associazione Luca Coscioni
Il ricatto del ministro del Welfare Sacconi ha raggiunto dunque il suo scopo. Con una interferenza arrogante e prepotente che non ha riscontro, il ministro – e con lui il Governo – hanno odiosamente intimidito la clinica che era disposta a rendere esecutiva la sentenza della Corte di Cassazione e della Corte d'Appello di Milano. E' un oltraggio e una ferita gravissima che viene inferta con cinismo e senza misericordia: quella misericordia che – ricordo – ebbe Papa Giovanni Paolo II, quando chiese – e venne esaudito – di essere libero di poter "andare alla casa del padre. Non posso che manifestare una profonda amarezza e indignazione per quello che sta accadendo: un vero e proprio oltraggio al diritto, alla legge, alle leggi dell'umanità. Esprimo piena, incondizionata, totale solidarietà alla famiglia di Eluana Englaro, sottoposta a un incredibile e vergognoso linciaggio. Sono stata vicino a papà Beppino nella sua coraggiosa battaglia, continuerò a sostenerlo e mi batterò con i miei compagni radicali per una buona legge sul testamento biologico e di fine vita. Tornerò da Eluana, come ho fatto un anno fa. Siamo con loro, per affermare il diritto a una vita degna di questo nome ed assicurare una morte senza dolore quando la vita non è più vita.
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