sabato 25 dicembre 2010

Treviso, appello al Colle di un malato: "Voglio morire" e l’infermiera di Eluana si offre di aiutarlo

Treviso, appello al Colle di un malato: "Voglio morire" e l’infermiera di Eluana si offre di aiutarlo

Nicola Pellicani, la Repubblica, il 02/12/10

Appello di un disabile trevigiano al Presidente della Repubblica per una "dolce morte". Annibale Fasan, 54 anni, di Casier, un paese a pochi chilometri da Treviso, è affetto da distrofia muscolare dall’età di 13 anni e vive in sedia a rotelle. Una vita d’inferno, abbandonato da tutti, tanto da chiedere al Capo dello Stato di farla finita. «Le istituzioni mi hanno abbandonato scrive - sono costretto a una battaglia continua per vedere riconosciuti i miei diritti di disabile. Chiedo che lo Stato mi aiuti nella procedura di una morte dolce, vivere così non è dignitoso». Non ne può più Annibale, due anni fa propose al sindaco di poter lasciare in eredità al Comune il suo appartamento in cambio di un vitalizio, ma l’amministrazione non si degnò nemmeno di rispondere. Adesso Fasan, pensionato e artista, prigioniero della sua malattia, ha perso ogni speranza. L’appello al Capo dello Stato non è passato inosservato a Cinzia Gori, l’infermiera di Eluana Englaro e moglie di Amato De Monte, il medico della stessa Eluana. L’infermiera ha scritto ad Annibale Fasan rendendosi pronta ad aiutarlo: «Sono disponibile ad affiancarti nella tua battaglia - scrive l’infermiera - io e mio marito appoggiamo i tuoi principi di libertà individuale. Annibale, grazie per la tua lettera che denuncia voglia di combattere. Io mi sento di chiederti scusa, a nome di un popolo, che al momento è troppo preso più dall’apparire che dall’essere, più dall’assicurarsi una poltrona per cercare di darsi da fare per espletare il lavoro per cui sono stati votati e profumatamente pagati». Cinzia Gori si schiera quindi a fianco del disabile trevigiano. «Spero che il presidente della Repubblica ti risponda».

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