mercoledì 24 febbraio 2010

Cambia il Ddl: finta apertura ai laici

il Fatto 24.2.10
Fine vita
Cambia il Ddl: finta apertura ai laici

Il Ddl sul testamento biologico verrà discusso in Parlamento dopo le regionali e riguarderà circa 250 mila persone. Lo ha detto Domenico Di Virgilio (Pdl) che ieri ha presentato un emendamento, approvato dalla commissione Affari sociali della Camera, che ha modificato il disegno di legge allargando la platea delle persone cui la norma si rivolge. Con l’emendamento Di Virgilio, la legge ingloberà non solo le persone in stato vegetativo (stimate in circa 2500-3000), ma anche i malati terminali non più in grado di intendere e volere. Si stabilisce, infatti, che alimentazione e idratazione non possono mai essere sospese “a eccezione dei casi nei quali risultino non più efficaci nel fornire i fattori nutrizionali necessari alle funzioni fisiologiche essenziali del corpo”. Il Pd, in commissione, ha votato contro. “Somministrare una terapia quando questa non è più efficace – ha spiegato il senatore Ignazio Marino – si chiama accanimento terapeutico. Far passare un’ovvietà per un’apertura della destra sul testamento biologico è una presa in giro che umilia la professione medica”. Il punto contestato è questo: “i medici sanno quando una terapia non è più efficace e non è necessario che il Parlamento lo indichi in una legge”. Sarebbe, conclude Marino, come dire che non bisogna somministrare antiepilettici a chi non ne ha bisogno.

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