mercoledì 6 agosto 2008

Eluana, sì della Camera al conflitto di attribuzione

Eluana, sì della Camera al conflitto di attribuzione

Corriere della Sera del 1 agosto 2008, pag. 5

di M. A. C.

Sì della Camera (oggi farà lo stesso il Senato) al conflitto d’attribuzioni davanti alla Corte Costituzionale nei confronti della Suprema Corte di Cassazione e della Corte d’appello di Milano per aver di fatto «legiferato», autorizzando l’interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione di Eluana Englaro.



La votazione è avvenuta con il sistema elettronico, ma senza la registrazione dei voti, quindi, in pratica è come se fosse stata per alzata di mano. Hanno votato a favore quasi tutti i deputati del Popolo della Libertà e la Lega. A favore, nell’opposizione, anche l’Udc di Casini. I deputati del Partito democratico, pur presenti in Aula, non hanno preso alla votazione. E così pure una piccola pattuglia di esponenti del Pdl capitanata dall’ex radicale Della Vedova e composta da Papa, Moroni,La Malfa, Pepe, Golfo, Costa e Stracquadanio. Contro ha votato solo l’Italia dei Valori di Di Pietro che ha accusato il Pd di aver adottato una «soluzione pilatesca: noi siamo dalla parte dei giudici». Tutti i deputati radicali, a cominciare dalla Bernardini alla Farina Coscioni invece erano assenti dall’Aula in quanto impegnati ad occupare la Commissione di vigilanza Rai.



«Per noi la situazione oggi è uguale a ieri, e identica a tre settimane fa». Così il legale della famiglia Englaro ha commentato il voto della Camera. «La Corte d’Appello di Milano ha autorizzato il signor Englaro a porre fine alle sofferenze della figlia, ed è quello che farà quando lo riterrà opportuno». Ma un appello al papà della ragazza perché non si avvalga di questa possibilità è stato fatto dal presidente del Centro aiuto alla vita di Lecco, Gulisano: «Le chiediamo un gesto eroico, per non introdurre di fatto l’eutanasia in Italia». Il capogruppo del Pdl Cicchitto ha comunque annunciato la volontà della maggioranza di arrivare presto ad una legge. Su queste materie in ogni caso, ha sottolineato, «c’è e ci sarà nel Pdl libertà di coscienza». Soddisfatto della decisione di Montecitorio, il senatore Quagliariello. Quanto ai tempi in cui deciderà la Consulta, il vicepresidente della Camera, Lupi, confida che «siano brevi».

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