l’Unità 25.6.09
Riparte alla Camera il testo sul fine vita. Sacconi: «È urgente»
di SU.TU.
Et voilà, tra un Bari-gate e l’ennesima foto de La Certosa, rispunta alla Camera il disegno di legge sul biotestamento. Ne ha riparlato ieri, d’improvviso, il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, dicendo a L’Avvenire che si tratta di una «urgenza per il governo». Alcuni dicono si tratti di un modo per tornare all’«agenda di governo», altri di uno stratagemma per fare qualcosa di «gradito alla Chiesa». In ogni caso la tempistica è sospetta, e l’«urgenza» ancor di di più. Perché proprio dopo il caso Englaro e il sì del Senato, la maggioranza aveva ritenuto più opportuno accantonare un testo considerato eccessivamente restrittivo persino da una discreta fetta dei deputati di maggioranza.
Liberali, socialisti e finiani, infatti, si erano più o meno velatamente detti contrari alla parte più controversa del testo, quella che impedisce di rifiutare alimentazione e idratazione artificiali. Alcuni di loro avevano anche abbozzato delle modifiche. A breve, dunque, il fronte del no potrebbe tornare a farsi sentire. E così per la maggioranza, risolto un problema, se ne aprirà un altro.
Riparte alla Camera il testo sul fine vita. Sacconi: «È urgente»
di SU.TU.
Et voilà, tra un Bari-gate e l’ennesima foto de La Certosa, rispunta alla Camera il disegno di legge sul biotestamento. Ne ha riparlato ieri, d’improvviso, il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, dicendo a L’Avvenire che si tratta di una «urgenza per il governo». Alcuni dicono si tratti di un modo per tornare all’«agenda di governo», altri di uno stratagemma per fare qualcosa di «gradito alla Chiesa». In ogni caso la tempistica è sospetta, e l’«urgenza» ancor di di più. Perché proprio dopo il caso Englaro e il sì del Senato, la maggioranza aveva ritenuto più opportuno accantonare un testo considerato eccessivamente restrittivo persino da una discreta fetta dei deputati di maggioranza.
Liberali, socialisti e finiani, infatti, si erano più o meno velatamente detti contrari alla parte più controversa del testo, quella che impedisce di rifiutare alimentazione e idratazione artificiali. Alcuni di loro avevano anche abbozzato delle modifiche. A breve, dunque, il fronte del no potrebbe tornare a farsi sentire. E così per la maggioranza, risolto un problema, se ne aprirà un altro.
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