Cure palliative, Farina Coscioni: colpo di mano del Governo e della maggioranza. purtroppo siamo stati facili profeti, si continua a giocare sulla pelle del malato, sul dolore e la sofferenza di migliaia di cittadini
E’ UNO SCANDALO, E’ UNA VERGOGNA.
Roma, 17 giugno 2009
Dichiarazione Maria Antonietta Farina Coscioni, deputata radicale e co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni
Il governo, a suo tempo, aveva assicurato che il problema delle cure palliative dirette a sostenere i malati terminali e le loro famiglie, sarebbe stato affrontato con tempestività, in parallelo alla elaborazione di un testo condiviso sul testamento biologico e le dichiarazioni anticipate di volontà sui trattamenti sanitari.
Noi radicali, a suo tempo manifestammo perplessità e incredulità circa le reali volontà del governo; avevamo purtroppo visto giusto, siamo stati facili profeti: al solito: ancora una volta, alle promesse non seguono fatti concreti.
Il governo e la sua maggioranza di centro-destra al Senato hanno approvato una legge sul testamento biologico, e che non tiene in nessun conto la volontà del cittadino; e ora il colpo di mano sulle cure palliative, con l’annuncio e le motivazioni che ha dato il presidente della Commissione Bilancio.
Non ne siamo sorpresi, anche se non possiamo non esprimere amarezza e inquietudine per questo modo di fare, che non tiene in alcuna considerazione la sofferenza e il dolore, il vero e proprio calvario di migliaia di cittadini colpevoli solo e unicamente di essere malati, e delle loro famiglie.
E’ appena il caso di osservare che l’Italia in ambito UE è uno dei Paesi che meno utilizza il ricorso a farmaci idonei a contrastare il dolore; ma è evidente che questo problema, che non riguarda evidentemente vicende processuali del presidente del Consiglio, possibili conversazioni telefoniche o ambientali registrate, o altri tipi di interessi connessi, non viene considerato urgente e dunque lo si procrastina sine die.
E’una autentica vergogna, uno scandalo, e come tale noi radicali lo denunciamo e lo denunceremo in tutti i modi che ci sarà consentito, un ulteriore esempio della pericolosa involuzione che questo paese sta vivendo.
E’ UNO SCANDALO, E’ UNA VERGOGNA.
Roma, 17 giugno 2009
Dichiarazione Maria Antonietta Farina Coscioni, deputata radicale e co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni
Il governo, a suo tempo, aveva assicurato che il problema delle cure palliative dirette a sostenere i malati terminali e le loro famiglie, sarebbe stato affrontato con tempestività, in parallelo alla elaborazione di un testo condiviso sul testamento biologico e le dichiarazioni anticipate di volontà sui trattamenti sanitari.
Noi radicali, a suo tempo manifestammo perplessità e incredulità circa le reali volontà del governo; avevamo purtroppo visto giusto, siamo stati facili profeti: al solito: ancora una volta, alle promesse non seguono fatti concreti.
Il governo e la sua maggioranza di centro-destra al Senato hanno approvato una legge sul testamento biologico, e che non tiene in nessun conto la volontà del cittadino; e ora il colpo di mano sulle cure palliative, con l’annuncio e le motivazioni che ha dato il presidente della Commissione Bilancio.
Non ne siamo sorpresi, anche se non possiamo non esprimere amarezza e inquietudine per questo modo di fare, che non tiene in alcuna considerazione la sofferenza e il dolore, il vero e proprio calvario di migliaia di cittadini colpevoli solo e unicamente di essere malati, e delle loro famiglie.
E’ appena il caso di osservare che l’Italia in ambito UE è uno dei Paesi che meno utilizza il ricorso a farmaci idonei a contrastare il dolore; ma è evidente che questo problema, che non riguarda evidentemente vicende processuali del presidente del Consiglio, possibili conversazioni telefoniche o ambientali registrate, o altri tipi di interessi connessi, non viene considerato urgente e dunque lo si procrastina sine die.
E’una autentica vergogna, uno scandalo, e come tale noi radicali lo denunciamo e lo denunceremo in tutti i modi che ci sarà consentito, un ulteriore esempio della pericolosa involuzione che questo paese sta vivendo.
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