l’Unità 16.1.11
Testamento biologico: serve responsabilità
di Ignazio Marino
Ancora poche settimane e la Camera tornerà a occuparsi di testamento biologico. Quanti sforzi sono stati compiuti per arrivare a una normativa in questa materia. Personalmente, ho sempre ricercato un confronto sobrio e attento al merito, attento alle posizioni di medici, infermieri e ascoltando anche i numerosi sondaggi d’opinione condotti con metodo scientifico. Gli italiani, laici e cattolici, sono in larga misura favorevoli a strumenti che facciano salva la loro libertà di decidere con le dichiarazioni anticipate di trattamento. Il Parlamento, purtroppo, ha assunto comportamenti opposti: abbiamo visto gran parte della classe politica dividersi e accapigliarsi con fervore ideologico, incurante dell’evidenza scientifica e del parere degli elettori.
Ora che la Camera si appresta a riesaminare il disegno di legge c’è il rischio di ritrovarci ancora una volta di fronte a un pessimo spettacolo. Mi aspetto che lo scontro tra schieramenti si riaccenda per ragioni esclusivamente ideologiche, che il tema del testamento biologico venga strumentalizzato dal Pdl, questa volta per dividere l’alleanza dell’Udc con Futuro e libertà e irrobustire la propria maggioranza logora ed esausta. Non è su questo tema che si può ingaggiare una battaglia parlamentare come si fosse allo stadio, contando vincitori e vinti. Evitiamo che il Parlamento si divida in buoni e cattivi, amici e nemici della vita, c’è ancora spazio per la responsabilità. Facendo uno sforzo di mediazione rispetto alle mie personali convinzioni, propongo una legge basata su due principi complementari: rispetto e libertà. Una legge che, sul punto più delicato, quello che riguarda la nutrizione e l’idratazione artificiale, sia scritto che queste terapie debbano essere sempre offerte e garantite a tutti coloro che non le rifiutino esplicitamente nelle dichiarazioni anticipate di trattamento. Un testo coerente con l’articolo 32 della Costituzione.
In questo contesto la partecipazione e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica risulta cruciale, e proprio per questo il Dipartimento diritti del Partito Democratico, coordinato da Ettore Martinelli, ha organizzato per questa sera a Milano un happening teatrale in cui artisti e politici saliranno insieme sul palcoscenico ad illustrare le proprie idee e i propri sentimenti.
Facciamo sentire la nostra voce perché, se prevarrà l’orientamento del partito che ha vinto le elezioni, e che peraltro in questo momento è quanto mai fragile, saranno altri a scegliere per ognuno di noi, sulla base di un principio etico e incurante che il suo compito sarebbe un altro, delineare un quadro giuridico all’interno del quale sia tutelata la libertà di ognuno.
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