mercoledì 20 aprile 2011

Slitta l’esame del biotestamento. Nuovo scontro alla Camera

Corriere della Sera 20.04.2011
Slitta l’esame del biotestamento. Nuovo scontro alla Camera
L’ira di Sacconi
Lorenzo Fuccaro

Sul biotestamento scontro alla Camera tra maggioranza e opposizioni, con il governo che, per bocca di Maurizio Sacconi (ministro del Welfare), auspica «il più tempestivo esame del disegno di legge nella convinzione che il Parlamento non possa abdicare al suo ruolo in favore del ruolo creativo dei segmenti ideologizzati della magistratura» . Il nuovo braccio di ferro scoppia in seguito alla decisione del presidente della Camera, Gianfranco Fini, di confermare nella conferenza dei capigruppo il calendario della precedente riunione in base al quale il disegno di legge sul fine vita era posto all’ultimo punto dell’ordine del giorno, una decisione alla quale si è giunti in assenza di un accordo tra opposizione e Pdl, Lega nord e Responsabili. La maggioranza, invece, ha insistito nella richiesta di anticipare alla prossima settimana l’esame in Aula del provvedimento. E così le norme che hanno già ottenuto il via del Senato all’indomani dell’emozione provocata dalla morte di Eluana Englaro saranno discusse soltanto il prossimo mese di maggio. Il motivo, secondo quanto è stato fatto trapelare dall’entourage di Fini, dipende dalla decisione del governo che ieri ha trasmesso il Documento di economia e finanza (Def) (ha precedenza assoluta dovendo essere votato entro la fine di aprile), costringendo così il presidente della Camera a riunire subito la conferenza dei capigruppo per fissare i tempi della discussione. In quel contesto Pdl, Lega nord e Responsabili hanno proposto di esaminare nel corso della prossima settimana anche il biotestamento, cosa che non è stata accolta dalle opposizioni e così, mancando l’unanimità, Fini ha confermato il calendario dei lavori precedentemente fissato. «Ormai è cosa fatta— dice il capogruppo del Pd, Dario Franceschini—. Il Pdl e la Lega nord vogliono solo fare campagna elettorale su temi che andrebbero discussi in un clima di confronto pacato. Portarlo in Aula in campagna elettorale fa semplicemente orrore» . Gli fa eco Benedetto della Vedova (Futuro e libertà): «Vogliono fare campagna elettorale sulla pelle dei malati e delle famiglie» . La scelta, però, irrita non poco i gruppi di maggioranza al punto che Marco Reguzzoni (Lega nord) obietta: «Un argomento del genere non può stare fermo anni, ma ovviamente Fini ha dato ragione alle minoranze. E l’Udc, che in un primo momento con Pier Ferdinando Casini aveva chiesto di accelerare, oggi (ieri, ndr) si è schierata con l’opposizione» . Non solo. Reguzzoni coglie dietro l’escamotage tecnico-procedurale un risvolto politico e, proprio per questo, una sorta di contraddizione nel campo dell’Udc. «C’è — argomenta — una volontà politica manifesta di non fare approvare la legge. Insomma, l’Udc dice una cosa fuori e ne fa un’altra nei palazzi» . Questa sottolineatura — come la presa di posizione del ministro Sacconi che denuncia «gli evidenti tentativi di dilazionare sine die l’esame della legge» — fa scattare Luciano Galletti, che in una lettera a Fini annuncia la disponibilità dell’Udc a «lavorare ad oltranza» . E Casini, respingendo le obiezioni di Sacconi e Reguzzoni, chiarisce: «Sul biotestamento non accetto speculazioni da parte di nessuno, tantomeno da chi ha presentato in ritardo il Def, obbligando la Camera ad anteporlo ad altri argomenti in discussione» . E preannuncia, venendo così incontro alla pretesa della maggioranza, che «la prossima settimana chiederò l’inversione dell’ordine del giorno alla Camera e l’esame immediato di quella legge».

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