l’Unità 8.10.09
Niente congelamento dell’atto, dopo le proteste di alcuni consiglieri
Vani gli strali lanciati dalla Diocesi: PalazzoVecchio va avanti
Biotestamento, entro un mese sarà pronto il registro
di Tommaso Galgani
Claudia Livi
«Non ci sarà nessun conflitto fra giunta e consiglio comunale. Il consiglio comunale è sovrano»: è l’impegno del vicesindaco Nardella. Contro l’ipotesi «congelamento» dell’atto si era alzato un fuoco di fila da sinistra.
Registro comunale per il testamento biologico, al massimo tra un mese a Firenze sarà possibile iscriversi. L’ipotesi di «congelarne» l’istituzione, approvata dal consiglio comunale di lunedì, e aspettare prima la legge in materia che sta per varare il parlamento, è stata fugata da Palazzo Vecchio. Conseguentemente, visto che la giunta ha un mese di tempo per recepire l’indirizzo del consiglio comunale, tra trenta giorni per ogni fiorentino sarà possibile, se lo vuole, depositare in Comune il proprio biotestamento. Palazzo Vecchio, dunque, va avanti nonostante i «non possumus» della Diocesi.
NIENTE «CONGELAMENTI»
Il vicesindaco Dario Nardella aveva spiegato, a caldo, dopo il pronunciamento del consiglio comunale sul fine vita: «Prendiamo atto. Il consiglio è sovrano su funzioni di questa natura, anche se l’attuazione di uno strumento amministrativo del genere sarebbe più praticabile in un quadro legislativo già definito, soprattutto in un settore così complesso e delicato e attualmente privo, appunto, di una disciplina normativa statale». Ma contro l’idea di congelare tutto e aspettare il parlamento si era alzato un vero e proprio fuoco di fila. «Smentire con chiarezza e con urgenza le voci secondo le quali la giunta si accingerebbe a congelare l’attuazione della delibera sul testamento biologico approvata dal consiglio», ha detto il presidente della commissione affari istituzionali di Palazzo Vecchio Valdo Spini, aggiungendo: «Non voglio credere a queste voci, che creerebbero un conflitto istituzionale giunta-consiglio comunale molto grave e preoccupante». Sempre Spini, insieme a Tommaso Grassi (consigliere comunale proprio della lista Spini), lunedì aveva chiesto alla giunta di «provvedere tempestivamente a mettere in atto tutti i provvedimenti necessari per attivare il registro dei testamenti biologici, al massimo in una settimana». I due rincaravano la dose: «Il Comune deve fare pressioni politiche perché la legge in discussione in Parlamento sia modificata, tramutando una legge che fa valere “l’etica di Stato”, alla quale tutti devono adeguarsi, in una legge che possa accogliere l’espressione, a precise condizioni, di scelte diverse personali ed inviolabili». Se anche Eros Cruccolini (la Sinistra) evoca «l’esigenza di evitare scontri tra consiglio comunale e giunta», pur avendo fiducia che «non ci saranno», è intervenuto sul tema anche Mauro Romanelli, segretario regionale dei Verdi: «Non vorremmo che, come per i funerali laici, la vittoria politica in consiglio comunale rimanesse lettera morta. La giunta applichi subito i voleri del consiglio e istituisca il registro». Poi, è arrivato Nardella a fugare le perplessità. Annunciando un pronto impegno dell’amministrazione: «Non esiste alcun conflitto fra giunta e consiglio comunale, così come non esiste alcun intento di “congelare” la delibera che istituisce il registro dei testamenti biologici. Come ho già detto e ribadisco, il consiglio comunale è sovrano».
IN 4MILA “LIBERI DI DECIDERE”
Intanto, l’associazione “Liberi di decidere”, che da mesi mette a disposizione di chi vuole un notaio che redige i testamenti biologici e che ha salutato con soddisfazione l’atto votato dal consiglio comunale, da sabato riaprirà i propri gazebo nelle strade cittadine per offrire questa opportunità. A Firenze già in 4mila con “Liberi di decidere” hanno autenticato il proprio biotestamento. Molti di questi finiranno di sicuro nel registro comunale.
Niente congelamento dell’atto, dopo le proteste di alcuni consiglieri
Vani gli strali lanciati dalla Diocesi: PalazzoVecchio va avanti
Biotestamento, entro un mese sarà pronto il registro
di Tommaso Galgani
Claudia Livi
«Non ci sarà nessun conflitto fra giunta e consiglio comunale. Il consiglio comunale è sovrano»: è l’impegno del vicesindaco Nardella. Contro l’ipotesi «congelamento» dell’atto si era alzato un fuoco di fila da sinistra.
Registro comunale per il testamento biologico, al massimo tra un mese a Firenze sarà possibile iscriversi. L’ipotesi di «congelarne» l’istituzione, approvata dal consiglio comunale di lunedì, e aspettare prima la legge in materia che sta per varare il parlamento, è stata fugata da Palazzo Vecchio. Conseguentemente, visto che la giunta ha un mese di tempo per recepire l’indirizzo del consiglio comunale, tra trenta giorni per ogni fiorentino sarà possibile, se lo vuole, depositare in Comune il proprio biotestamento. Palazzo Vecchio, dunque, va avanti nonostante i «non possumus» della Diocesi.
NIENTE «CONGELAMENTI»
Il vicesindaco Dario Nardella aveva spiegato, a caldo, dopo il pronunciamento del consiglio comunale sul fine vita: «Prendiamo atto. Il consiglio è sovrano su funzioni di questa natura, anche se l’attuazione di uno strumento amministrativo del genere sarebbe più praticabile in un quadro legislativo già definito, soprattutto in un settore così complesso e delicato e attualmente privo, appunto, di una disciplina normativa statale». Ma contro l’idea di congelare tutto e aspettare il parlamento si era alzato un vero e proprio fuoco di fila. «Smentire con chiarezza e con urgenza le voci secondo le quali la giunta si accingerebbe a congelare l’attuazione della delibera sul testamento biologico approvata dal consiglio», ha detto il presidente della commissione affari istituzionali di Palazzo Vecchio Valdo Spini, aggiungendo: «Non voglio credere a queste voci, che creerebbero un conflitto istituzionale giunta-consiglio comunale molto grave e preoccupante». Sempre Spini, insieme a Tommaso Grassi (consigliere comunale proprio della lista Spini), lunedì aveva chiesto alla giunta di «provvedere tempestivamente a mettere in atto tutti i provvedimenti necessari per attivare il registro dei testamenti biologici, al massimo in una settimana». I due rincaravano la dose: «Il Comune deve fare pressioni politiche perché la legge in discussione in Parlamento sia modificata, tramutando una legge che fa valere “l’etica di Stato”, alla quale tutti devono adeguarsi, in una legge che possa accogliere l’espressione, a precise condizioni, di scelte diverse personali ed inviolabili». Se anche Eros Cruccolini (la Sinistra) evoca «l’esigenza di evitare scontri tra consiglio comunale e giunta», pur avendo fiducia che «non ci saranno», è intervenuto sul tema anche Mauro Romanelli, segretario regionale dei Verdi: «Non vorremmo che, come per i funerali laici, la vittoria politica in consiglio comunale rimanesse lettera morta. La giunta applichi subito i voleri del consiglio e istituisca il registro». Poi, è arrivato Nardella a fugare le perplessità. Annunciando un pronto impegno dell’amministrazione: «Non esiste alcun conflitto fra giunta e consiglio comunale, così come non esiste alcun intento di “congelare” la delibera che istituisce il registro dei testamenti biologici. Come ho già detto e ribadisco, il consiglio comunale è sovrano».
IN 4MILA “LIBERI DI DECIDERE”
Intanto, l’associazione “Liberi di decidere”, che da mesi mette a disposizione di chi vuole un notaio che redige i testamenti biologici e che ha salutato con soddisfazione l’atto votato dal consiglio comunale, da sabato riaprirà i propri gazebo nelle strade cittadine per offrire questa opportunità. A Firenze già in 4mila con “Liberi di decidere” hanno autenticato il proprio biotestamento. Molti di questi finiranno di sicuro nel registro comunale.
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